Successione ereditaria
La successione ereditaria è l’espressione di una volontà tramite un atto in cui il soggetto decide come e a chi devolvere il proprio patrimonio dopo la morte. In mancanza di precise volontà, la successione avviene con regole stabilite dalla legge.
Essendo questa una materia molto delicata, il legislatore ha stabilito una serie di regole da seguire per tutelare gli eredi legittimi.
Vediamo nello specifico in primis cosa si intende per quota di legittima e successione legittima.
Quota di legittima nella successione
La cosiddetta successione legittima è quel tipo di successione regolamentata esclusivamente dalla legge in mancanza di un testamento.
La quota di legittima invece è quella parte di eredità che spetta di diritto ai parenti stretti del defunto, ovvero il coniuge, i figli (e i loro discendenti), i genitori e gli altri ascendenti (solo in mancanza di discendenti) sia nelle successioni legittime che nelle successioni testamentarie.
L’entità della quota riservata a ciascun legittimario dipende dal tipo di rapporto familiare che intercorre con il defunto, e dal numero dei legittimari.
La somma delle quote riservate ai legittimari non esaurisce la totalità del patrimonio ereditario: esiste sempre, infatti, una quota ereditaria “disponibile”, che il de cuius, mediante un testamento, può devolvere come crede.
Come fare la successione testamentaria?
La successione testamentaria prevede appunto la redazione di un testamento che può avvenire nelle seguenti forme:
- Testamento pubblico quando viene redatto da un notaio che ne conserva l’originale;
- Testamento olografo quando viene redatto privatamente.
Entrambe le forme sono considerate valide secondo la legge, ma è opportuno che chi redige un testamento olografo ne dia notizia a persona di fiducia, in modo che il testamento, dopo il decesso possa essere consegnato ad un notaio.
Esecuzione della successione
L’apertura della successione deve avvenire entro un anno dalla morte del defunto con la cosiddetta dichiarazione di successione.
L’accettazione dell’eredità può essere tacita, ma desumibili da un comportamento che manifesti la volontà di accettare o documentata da un notaio o dal cancelliere del tribunale competente. Con l’accettazione dell’eredità, l’erede subentra anche nei debiti del defunto.
Proprio per questo ultimo caso è possibile rinunciare all’eredità o accettarla con beneficio di inventario nel caso di eredi minori o in modo di rispondere dei debiti del defunto solo nei limiti del valore dell’eredità ricevuta.
Al fine di poter disporre dei beni ricevuti è necessario pagare alla Agenzia delle Entrate le tasse di successione che vengono calcolate con franchigie e aliquote che variano a seconda del grado di parentela del valore della successione.
Donazione atto a rischio
“La donazione è il contratto con il quale, per spirito di liberalità, una persona arricchisce l’altra, disponendo a suo favore di un suo diritto o assumendo verso la stessa un’obbligazione.”
La donazione è un contratto concluso fra due soggetti capaci di intendere e di volere, per atto pubblico redatto da un notaio e alla presenza di due testimoni.
Spesso le donazioni di immobili vengono stipulate con apposite clausole, tipo usufrutto a vita del donante, per dirne una.
La donazione è un atto a rischio che viene sconsigliato perché potrebbe essere impugnata dagli eredi “legittimari” del donante, dopo la morte di quest’ultimo, laddove determini una lesione di legittima della loro quota ereditaria riservata.
Lo studio dell’avvocato Cordaro a Caltanissetta si occupa di Successioni e Cause ereditarie, chiama per qualsiasi necessità.