Il riconoscimento dei diritti di convivenza rappresenta oggi un ambito giuridico di fondamentale importanza nell’evoluzione del diritto di famiglia italiano, configurandosi come risposta normativa alle trasformazioni sociali contemporanee.
In particolare, per le coppie di fatto che scelgono di convivere senza sposarsi, è fondamentale conoscere i propri diritti e tutele legali.
In questo articolo approfondiamo insieme l’argomento.
La coppia di fatto: definizione giuridica e presupposti
Nel panorama giuridico italiano, la coppia di fatto trova riconoscimento formale attraverso specifici requisiti costitutivi:
- Stabilità del vincolo affettivo;
- Coabitazione continuativa;
- Assenza di vincoli matrimoniali;
- Reciproca assistenza morale e materiale.
Dal punto di vista normativo l’istituto della convivenza di fatto è disciplinato dalla Legge n. 76/2016, la Legge Cirinnà, che conferisce specifiche tutele ai conviventi e la possibilità di stipulare un contratto di convivenza per regolamentare i rapporti patrimoniali.
Tale normativa rappresenta un punto di svolta nell’ordinamento italiano, contemplando diritti precedentemente non riconosciuti.
Quali sono i diritti dei conviventi?
I principali diritti dei conviventi riguardano:
- Assistenza reciproca: i conviventi hanno il diritto di assistersi reciprocamente in caso di malattia e uno dei partner può essere nominato come referente per decisioni mediche.
- Successione ereditaria: pur non essendo paragonabili ai diritti dei coniugi, i conviventi possono ottenere la possibilità di subentrare nel contratto di locazione o di ottenere una quota dell’eredità.
- Patrimonio comune: con il contratto di convivenza, i conviventi possono regolare le questioni patrimoniali, stabilendo regole per la gestione dei beni in comune.
- Obblighi economici reciproci: con la gestione delle spese comuni e eventuali supporti finanziari in caso di separazione.
- Accesso al permesso di soggiorno.
- Diritto agli alimenti in caso di cessazione della convivenza
Cosa fare in caso di separazione?
La conclusione del rapporto di convivenza comporta:
- Risoluzione degli accordi patrimoniali;
- Definizione delle questioni abitative;
- Regolamentazione degli eventuali rapporti con i figli;
- Liquidazione delle posizioni economiche pendenti.
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