In questo approfondimento ci occuperemo della impugnazione rinuncia eredità da parte dei creditori, della sue legittimità e delle concrete conseguenze di questo atto.
L’impugnazione presuppone che:
- Vi sia stata una rinunzia all’eredità: nella forma prevista dalla legge regolamentata dagli art. 519 e successivi del Codice Civile e quindi con regolare presentazione dei documenti per rinuncia eredità;
- La rinunzia abbia causato un danno ai creditori del rinunziante.
IMPUGNAZIONE RINUNCIA EREDITÁ CREDITORI CODICE CIVILE
Questo atto viene regolamentato dall’art 524 del Codice Civile che cita “Se taluno rinunzia, benché senza frode, a un’eredità con danno dei suoi creditori, questi possono farsi autorizzare ad accettare l’eredità in nome e luogo del rinunziante, al solo scopo di soddisfarsi sui beni ereditari fino alla concorrenza dei loro crediti. Il diritto dei creditori si prescrive in cinque anni dalla rinunzia”.
Di conseguenza, i creditori che vogliono impugnare la rinuncia devono presentare istanza al giudice del Tribunale competente che, se rileva l’esistenza dei presupposti, concede l’autorizzazione ai richiedenti.
I creditori cosi, possono accettare l’eredità in luogo del rinunciante, ma solo nei limiti della soddisfazione del proprio credito, mentre la parte eventualmente residua viene devoluta a norma di legge.
Per informazioni sulla rinuncia all’eredità e sulla successione ereditaria, scopri i nostri approfondimenti nel sito.
Se hai bisogno di una consulenza specifica, contattaci per un appuntamento.