Contenzioso in condominio: spesso non bastano buonsenso e rispetto.
Il recupero crediti è l’insieme delle azioni messe in atto per ottenere il pagamento di un credito da parte di un debitore inadempiente.
Frastuono, infiltrazioni d’acqua, occupazioni e uso scorretto di ambienti in comune, pianti di neonati, feste fino a tardo orario, difficoltosa convivenza con consuetudini e usanze di inquilini extracomunitari. Ma anche pulizia, versi e presenza di animali domestici: è questa solo una parte delle complicazioni più diffuse e ricorrenti quando si parla di condominio. Difficoltà che sovente, quando il rispetto, l’educazione, il buonsenso e le esortazioni formali all’osservanza delle normative non sono sufficienti, si evolvono in litigi e cause condominiali civili davanti agli organi giudiziari, i quali però per rendere giustizia e mettere efficacemente in pratica sanzioni, risarcimenti, rimborsi e cambi degli atteggiamenti negativi, hanno bisogno di molto ma molto tempo. Addirittura in alcuni casi hanno bisogno di anni.
I problemi condominiali più diffusi riguardano le immissioni acustiche o di altro genere, ovvero l’eccessivo rumore causato dai vicini di pianerottolo, le infiltrazioni idriche che possono sopraggiungere durante dei lavori di ristrutturazione degli appartamenti o semplicemente di manutenzione e l’occupazione abusiva degli ambienti comuni, come ad esempio sottotetti, cortili, terrazze, scale, ascensori, ad opera di un condomino. In alcuni casi si è arrivati addirittura al limite del paradosso. È accaduto per le discussioni accese legate a bandiere e vessilli: per fare un esempio l’esposizione della bandiera arcobaleno della pace in diverse circostanze ha addirittura dato origine a vere e proprie risse.
Ma quand’è che è veramente opportuno parlare di problematiche condominiali serie e quando, al contrario, trattasi semplicemente di scarsa tolleranza verso qualcosa che non ritrae per niente un’infrazione delle norme condominiali? Per comprendere se il problema è reale e concreto è sempre raccomandabile fare stilare una perizia tecnica, da un’istituzione o da un tecnico esperto abilitato, che distingua la presenza del torto ricevuto. La casistica del baccano è ad esempio uno delle più faticose da attestare e, pertanto, da comprovare in sede di processo civile davanti ad un giudice.
E anche in caso di infiltrazioni idriche è sempre opportuno fare tutte le indagini, gli accertamenti e le verifiche del caso prima di muovere causa ad un vicino: capita spesso, difatti, che la perdita, l’infiltrazione, l’apparizione di muffa che si pensa essere riconducibile alle tubazioni di un appartamento sono poi in realtà generate dai tubi del condominio.
Cause di contenzioso si verificano poi non solo tra condomini, ma anche tra i condomini e l’amministratore del palazzo. In questa casistica i battibecchi più diffusi hanno a che fare con l’accettazione del rendiconto condominiale con le connesse spese e, principalmente, con le carenze e i difetti nelle operazioni di manutenzione e ristrutturazione dello stabile.
Può succedere, infatti, molto di frequente che nel momento in cui ci sono da affrontare e sostenere lavori di manutenzione eccezionale come ad esempio il restauro del tetto, non si faccia alcun capitolato né tantomeno si nomini un responsabile dei lavori, recandosi direttamente dalle società a chiedere dei preventivi, che in parecchi casi aumentano in gran quantità di prezzo a motivo di imprevisti non presi in considerazione originariamente. E così si trascinano dietro anche una bella causa in tribunale.
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