Le azioni a tutela della proprietà sono quelle previste dal nostro ordinamento giuridico per esprimere il diritto che il soggetto ha nei confronti di un bene e si distinguono dalle azioni possessorie che sono a difesa del possesso.
Le azioni a tutela della proprietà vengono dette azioni petitorie e sono regolamentate e descritte all’interno del Codice Civile per far valere le ragioni del legittimo titolare, ogni qualvolta il suo diritto di proprietà su un bene viene leso da terzi.
Vediamo ora di capire insieme quali sono e a cosa servono.
Azioni petitorie: quali sono?
Le azioni petitorie contemplate dal Codice Civile sono quattro:
- L’azione di rivendicazione;
- L’azione negatoria;
- L’azione di regolamento dei confini;
- L’azione di apposizione dei termini.
L’azione di rivendicazione è iscritta nell’articolo 948 del C.C. come segue “Il proprietario può rivendicare la cosa da chiunque la possiede o detiene e può proseguire l’esercizio dell’azione anche se costui, dopo la domanda, ha cessato, per fatto proprio, di possedere o detenere la cosa ”.
Tramite questa azione il proprietario mira ad ottenere la restituzione dei beni. L’azione non si prescrive salvo il caso di usucapione.
L’azione negatoria è iscritta all’art. 949 del C.C. “ Il proprietario può agire per far dichiarare l’inesistenza di diritti affermati da altri sulla cosa, quando ha motivo di temerne pregiudizio. Se sussistono anche turbative o molestie, il proprietario può chiedere che se ne ordini la cessazione, oltre la condanna al risarcimento del danno”.
La finalità di questa azione è che si interrompa l’azione lesiva sul bene.
L’azione a regolamento dei confini dall’art 950 del C.C. “Quando il confine tra due fondi è incerto, ciascuno dei proprietari può chiedere che sia stabilito giudizialmente”.
In mancanza di altri elementi di prova, il giudice si attiene ai confini iscritti nelle mappe catastali.
L’articolo 951 del C.C. stabilisce inoltre quanto segue “Se i termini tra fondi contigui mancano o sono diventati irriconoscibili, ciascuno dei proprietari ha diritto di chiedere che essi siano apposti o ristabiliti a spese comuni”.
Questa azione viene avviata per evitare sconfinamenti o usurpazioni.
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