Affidarsi ad un avvocato recupero crediti ai nostri giorni è una scelta ricorrente per molte aziende e professionisti, perché riuscire ad ottenere il pagamento di una fattura o di una somma dovuta per la prestazione di un servizio da parte di un debitore inadempiente, è una pratica molto complessa.
Per questo è meglio affidarsi ad uno Studio legale che è in grado sempre di offrire una consulenza mirata al rientro del credito, che può avvenire sia in forma stragiudiziale con trattative e negoziazioni private che in forma giudiziale.
Vediamo ora insieme di capire quali sono i principali strumenti che si possono applicare per chiedere ed ottenere il pagamento al debitore.
COS’È IL RECUPERO CREDITO?
Quando si parla di recupero credito, in generale si intendono tutte le attività che il creditore svolge nei confronti del debitore per ottenere il pagamento di quanto gli spetta.
Generalmente in un primo tempo viene avviata una negoziazione fra le parti finalizzati alla risoluzione del debito, senza il ricorso all’autorità giudiziaria.
In questa fase lo Studio legale avvia una seria di azioni come i solleciti di pagamento, le diffide e i tentativi di conciliazione che in molti casi hanno un esito soddisfacente per entrambe le parti.
In caso contrario l’avvocato avvia una serie di atti giudiziali come i decreti ingiuntivi, le istanze di fallimento, i pignoramenti mobiliari ed immobiliari presso terzi debitori o istituti di credito ed anche il pignoramento di beni immateriali, come marchi, brevetti e quote societarie.
QUANDO SI POSSONO AVVIARE LE PRATICHE DI RECUPERO DEL CREDITO?
Per poter procedere al recupero del credito questo deve essere:
- Certo: il creditore deve disporre di sufficienti elementi che dimostrano chiaramente il suo contenuto e l’esistenza del diritto da parte del creditore. Ad esempio sulla base di un contratto scritto e della prova della consegna delle merci il creditore può pretendere il pagamento della fattura.
- Liquido: cioè il credito è quantificato nel suo ammontare preciso in una somma di denaro.
- Esigibile: ovvero quando non è sottoposto a condizione sospensiva né a termini, oppure quando il termine è scaduto e il creditore ne esige il pagamento.
COME VIENE RICHIESTO IL PAGAMENTO E ENTRO QUALI TERMINI?
Non sono previste dalla Legge forme particolari per richiedere il pagamento, ma è essenziale poter disporre della prova dell’invio della richiesta di liquidazione del debito e della ricezione della stessa da parte del debitore (ad esempio tramite Raccomandata AR o con Posta elettronica certificata, PEC).
Il sollecito deve indicare l’indicazione delle merci o lavori forniti, l’ammontare preciso della somma dovuta, la fattura allegata e l’invito a pagare il debito entro un dato termine.
Quanto ai termini, la legge stabilisce dei termini massimi entro i quali va richiesto il pagamento, (decorso tale termine i crediti non sono più esigibili) che in linea generale sono di 10 anni dal momento in cui il credito è sorto.
Per alcuni crediti particolari, come ad esempio i crediti previdenziali o i crediti derivanti da sinistri, per dirne un paio, i termini sono ridotti (5 anni per il primo e 2 anni per il secondo).
STUDIO CORDARO LAVINIA: AVVOCATO PER RECUPERO CREDITI
L’avvocato Lavinia Cordaro a Caltanissetta opera da oltre 25 anni nei vari ambiti del diritto civile e nello specifico del recupero credito con la massima competenza e serietà.
Lo Studio al fine di garantire ai suoi clienti un positivo e tempestivo rientro del credito mette in atto una serie di trattative stragiudiziali o atti giudiziali, come il sequestro o pignoramento dei beni del debitore.
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